Nuovo regolamento condominiale in vigore
Il progetto che riforma la vecchia disciplina degli immobili in condominio prevista dal codice civile del 1942 e convertito in legge n. 220 l’11 dicembre 2012, entrerà in vigore dal 18 giugno 2013.
La riforma approvata il 20 novembre 2012 dalla Commissione Giustizia del Senato e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 293 del 17/12/2012, consolida in norme attuative le decisioni assunte negli ultimi tempi della Corte di Cassazione in materia condominiale, integrando il regolamento vecchio di 70 anni, con ulteriori e più moderni criteri di gestione su argomenti d'interesse collettivo oggetto di controversie a volte anche aspre, contenziosi che il nuovo Regolamento tenta appunto di prevenire.
Assodato che l'accordo tra vicini non è imponibile per legge, e provocatoriamente si dice che "servirebbero corsi anche ai condòmini" oltre che agli amministratori, la nuova legge introduce alcuni punti certi per normare comportamenti oggetto di contenziosi.
Consente ad esempio di tenere animali “domestici” in appartamento, di separare l’impianto centralizzato di riscaldamento, ed ancora disciplina le parti comuni e la loro destinazione, fissa in 8 le unità immobiliari minime per l'obbligo a farsi amministrare da un professionista, introduce il concetto di servizio dell'amministratore verso i condòmini, richiede la targa identificativa del condominio con nome e recapiti dell’amministratore, il "registro di casa" col nome di inquilini proprietari o usufruttuari del palazzo, prevede l'attivazione di un sito del condominio in cui l'amministratore rendiconta la gestione ai condòmini, e rende obbligatorio l'utilizzo del conto corrente per la gestione finanziaria, ma prevede anche multe per chi viola il regolamento, obbliga i condòmini a versare anticipatamente le risorse necessarie in caso di ristrutturazioni, consente il decreto ingiuntivo verso i morosi, ecc.